“La pandemia ha reso ormai evidente ciò che sosteniamo da sempre. Occorre ripensare il nostro modello di turismo. Le politiche culturali hanno concentrato le risorse economiche sui “grandi attrattori” (Uffizi, Torre di Pisa, piazza del Campo) che sono da tempo assaltati da folle di turisti “mordi e fuggi”. La Regione deve invece programmare una strategia complessiva e investire sul turismo diffuso, più lento e sostenibile”. Ad affermarlo sono Fiorenza Bettini, Roberto Fondelli, Sabrina Pirri, Michele Pinassi, Lia Valentini e Michele Vittori, candidate e candidati di Toscana a Sinistra alle regionali nella circoscrizione di Siena.
“Uscire dal sistema dei musei senesi è stato un grave errore, e altrettanto grave il provvedimento che esclude i centri minori. Senza i comuni della provincia di Siena, la visita rimane monca, è come se agli affreschi del buongoverno venisse tolto lo sfondo e il paesaggio -, hanno aggiunto -. A livello regionale come a livello comunale si trascurano tutte le realtà commerciali periferiche, privilegiando i grandi centri e le principali piazze a discapito dei piccoli centri, delle zone a ridosso delle mura o più periferiche che sono in netta sofferenza. Siena e le Terre di Siena hanno un immenso patrimonio storico, artistico, culturale e naturalistico, ma spesso la visita di Siena da parte del turista si riduce ad una sosta di appena due ore, in transito mentre viaggia verso Firenze o Roma. Gli operatori del turismo e le guide turistiche sono una categoria in grandissima sofferenza, non avendo lavorato durante la stagione turistica, molti non sanno come sopravvivere ai mesi invernali e l’incertezza sul futuro è grande.
Per l’intero settore del turismo e della ristorazione non si può certo parlare di ripresa, nonostante l’incremento dei visitatori e del turismo di prossimità durante il mese di agosto, rimane una grande incertezza sui prossimi mesi. Siamo stanchi di un turismo che cimiterializza le principali città d’arte, producendo lavoro precario, bassi salari e fenomeni di abusivismo.
È necessario superare il digital divide che impedisce agli abitanti dei piccoli borghi e delle zone remote della nostra Regione di poter beneficiare della connessione alla Rete Internet a velocità adeguata, ormai un bene essenziale per lo sviluppo del turismo, del commercio, della società – hanno concluso Bettini, Fondelli, Pirri, Pinassi, Valentini e Vittori -. Ecco perché la Regione Toscana deve essere capace di immaginare una prospettiva diversa. E’ di vitale importanza dare immediato sostegno al settore turistico e al tempo stesso progettare il futuro secondo un modello di turismo verde, diffuso, più lento, responsabile e sostenibile”.