Il Consiglio comunale di Siena si è riunito in seduta pubblica mercoledì 29 agosto, nella Sala del Capitano del Popolo di Palazzo Civico.
Questo l’elenco dei lavori dalla sala consiliare in continuo aggiornamento:
13) ASILO NIDO ”LO SCARABOCCHIO”: IN CONSIGLIO L’INTERROGAZIONE URGENTE DI RITA PETTI
La situazione dell’asilo nido comunale “Lo Scarabocchio” è stata sottoposta all’attenzione del Consiglio con l’interrogazione urgente presentata da Rita Petti (PD), le cui richieste di informazioni sono state, però, accolte solo in parte dal presidente del Consiglio Mario Ronchi.
La consigliera ha ricostruito il percorso con il quale l’Amministrazione comunale aveva previsto un intervento manutentivo alla struttura: <<In seguito a un sopralluogo per verificare lo stato del prefabbricato – ha specificato – tali lavori si sono rivelati insufficienti per la sicurezza dell’immobile, che richiede invece una radicale ristrutturazione e il reperimento di ulteriori risorse rispetto al progetto iniziale di 150mila euro>>.
Petti ha rilevato come <<ai genitori dei bambini siano state quindi comunicate delle tempistiche che hanno subito inevitabili variazioni: nelle previsioni si stimava di far rientrare gli alunni dalla struttura “La Pimpa”, dove sono temporaneamente ospitati, dopo le vacanze natalizie, ma poi l’Amministrazione comunale, pur informando le famiglie, non è stata in grado di definire con certezza la data di rientro nella struttura di Ravacciano>>.
Dopo aver affermato come <<alla luce di tutti gli adempimenti tecnici e amministrativi necessari sia ipotizzabile una lunga chiusura de “Lo Scarabocchio”>>, e che <<va scongiurata ogni prospettiva di chiusura definitiva di questo asilo nido, collocato in un’area della città facilmente accessibile>>, la consigliera ha chiesto all’Amministrazione <<come intenda andare incontro ai disagi di quelle famiglie che hanno manifestato difficoltà oggettive nello spostarsi a “La Pimpa” e quali le alternative proposte>>.
Il sindaco Bruno Valentini ha informato l’aula che a marzo, da una riunione con l’assessorato ai LL.PP., è emersa la necessità di intervenire urgentemente con una manutenzione straordinaria al nido “Lo Scarabocchio”: un intervento che pareva inizialmente di modesta entità da potersi risolvere nel periodo estivo. <<A seguito di questa comunicazione – ha detto Valentini – l’ufficio Istruzione ha provveduto ad indicare sul bando pubblicato il 1° aprile, ripetendo questa informazione sugli schemi di domanda di ammissione disponibili dal 1° di luglio, che la struttura sarebbe stata sottoposta a lavori di adeguamento indifferibili e che qualora questi si fossero protratti oltre la data di inizio dell’anno scolastico i bambini sarebbero stati ospitati a “La Pimpa”. La famiglie, quindi, avevano la possibilità, in caso di loro difficoltà per il cambio sede, di iscrivere i piccoli anche in altri plessi>>.
Il 27 marzo gli assessori ai LL.PP. e all’Istruzione hanno convocato le famiglie con bimbi in continuità didattica allo “Scarabocchio” per informarle dei lavori, e presentare loro il nido “La Pimpa”, adeguato sia in termini di funzionalità che di continuità educativa. <<Successivamente, il 4 luglio, l’ufficio Tecnico ha comunicato che a seguito di ulteriori accertamenti i lavori allo “Scarabocchio” si sarebbero protratti per un periodo molto più lungo, e per questo il 25 luglio l’assessore ai LL. PP. Paolo Mazzini e l’assessora all’Istruzione Tiziana Tarquini hanno nuovamente convocato le famiglie per aggiornarle sui tempi di permanenza dei figli a “La Pimpa”>>.
<<L’assessora Tarquini – ha evidenziato il primo cittadino – ha sollecitato il suo Servizio ad effettuare verifiche tese a individuare soluzioni per rendere più agevole possibile la frequentazione de “La Pimpa”, come la possibilità di effettuare un trasporto andata/ritorno dalla sede dello “Scarabocchio” all’altro nido. Una soluzione tecnicamente fattibile, ma ad oggi scartata per le poche adesioni ricevute>>.
<<Al momento – ha concluso – si sta valutando la possibilità di un prolungamento dell’orario di uscita dei bambini a seguito della difficoltà di alcuni genitori di raggiungere “La Pimpa” nell’orario regolare di chiusura a causa dell’intenso traffico che si registra in quella zona della città. Le famiglie, quindi, saranno contattate per verificare il loro interessamento e, a seguire, la successiva fattibilità tecnica>>.
La consigliera Rita Petti, visto il non accoglimento totale dell’interrogazione, nel riservarsi la possibilità di esprimere un giudizio complessivo sul tema posto, si è dichiarata <<non soddisfatta perché le difficoltà palesate dai genitori durante l’incontro con l’Amministrazione non sono state risolte, e perché rimane aperta l’eventualità della chiusura del nido “Scarabocchio”>>.
12) ANCHE FALORNI, CORSI E BIANCHINI CHIEDONO INFORMAZIONI SUL DEPOTENZIAMENTO DEL 118
L’assessore alla Sanità, Anna Ferretti: <<Non accetteremo nessun cambiamento se non destinato al potenziamento del servizio>>
È partita dalla recente proclamazione dello stato di agitazione dell’Intersindacale medica dell’Emergenza sanitaria territoriale 118 per il progetto di estrema riduzione dei medici l’interrogazione presentata, durante la seduta consiliare di ieri, da Marco Falorni (Impegno per Siena), Andrea Corsi e Massimo Bianchini (L’Alternativa).
Falorni dopo aver ricordato che è attualmente in corso, a livello regionale, <<un processo di stabilizzazione per i medici precari del servizio 118, mentre in parallelo c’è la volontà aziendale di sostituire i mezzi di soccorso avanzato con medico e infermiere con dei mezzi dotati, invece, di soli volontari>>, ha sottolineato <<pur riconoscendo l’importanza delle associazioni di volontariato, i rischi che questa scelta potrebbe far incorrere ai pazienti e le responsabilità medico-legali che ricadrebbero sui volontari>>.
Il consigliere, riportando quanto pubblicato dalla stampa locale circa <<la richiesta del direttore DEU dell’azienda USL Toscana sud-est che paventa il taglio di 34 medici del servizio 118, dei quali la maggior parte nei territori di Siena e Arezzo, con il conseguente peggioramento del soccorso anche per le patologie tempo dipendenti come ictus e infarto>>, ha chiesto informazioni sull’argomento e di poter conoscere <<le iniziative dell’Amministrazione comunale nei confronti dei vertici dell’azienda sanitaria e della Regione Toscana, a tutela della salute dei cittadini senesi, del personale medico e sanitario presente sul territorio provinciale e, in particolare, dei soccorritori volontari chiamati ad assumere impropriamente compiti che non competono loro>>.
<<Non ci sono decisioni – ha risposto l’assessore alla Sanità, Anna Ferretti – circa il depotenziamento del servizio 118 sul nostro territorio>>.
La riorganizzazione del servizio, come ha evidenziato l’assessore, sarà proposta dalla Commissione regionale costituita lo scorso 12 giugno e che ha funzioni di stesura dei protocolli da applicare su tutto il territorio regionale, di formulazione di linee guida regionali e di monitoraggio sull’applicazione dei percorsi diagnostico-terapeutici, in particolare per le patologie tempo dipendenti. <<La Commissione si confronterà poi con il mondo del volontariato, disponibile a fare la sua parte, ma non quella che spetta ad altri, con i direttori del 118 e con i territori. C’è un progetto di riorganizzazione in elaborazione in Regione, dallo scorso marzo, e come Società della Salute Senese, se ci proporranno cambiamenti, chiederemo in base a quali analisi vengono proposti, dove saranno posizionati i mezzi con personale sanitario a bordo e quale è il tipo di personale sanitario previsto. Ma anche la verifica e il rispetto delle tempistiche di intervento nelle patologie tempo dipendenti e una chiara definizione degli ambiti di intervento dei volontari>>. Ferretti ha ribadito anche la necessità che i volontari, come ormai proposto a tutti i cittadini, siano in grado di usare i defibrillatori, <<soprattutto quelli che operano nelle ambulanze>>.
Sulla possibile riduzione dei medici del 118 è stato fermo il “no” dell’assessora a nome di tutta l’amministrazione. <<E dalla lettera ricevuta dal direttore generale dell’azienda USL Toscana sud-est, Enrico Desideri, si apprende come il processo di riordino in atto sia finalizzato a garantire continuità e appropriatezza al servizio, determinando in alcune aree della Toscana sud-est un netto incremento del livello di tutela della salute dei cittadini. Secondo quando asserisce Desideri, non è in atto una riduzione dei medici o delle postazioni 118: semmai, al momento, ci sono difficoltà per la copertura di alcuni turni nelle tre province. A Siena, per un significativo numero di certificazioni per malattia, situazione del tutto straordinaria, si ricorre alla disponibilità di altri medici con l’effettuazione di orario aggiuntivo>>.
<<Se Desideri – ha aggiunto l’assessore – ci comunica che l’azienda sta facendo ricorso a tutti gli strumenti contrattuali per sopperire a questa carenza, significa che non vi è alcuna intenzione di depotenziare il servizio, né di intervenire nell’organizzazione della rete DEU se non per l’implementazione dei nuovi mezzi BLSD sul territorio grossetano e senese>>.
Nella stessa nota, Desideri conferma di non voler sostituire i mezzi di soccorso avanzato con medico e infermiere a bordo con mezzi con solo volontari, <<i quali – ha specificato Ferretti – rappresentano invece una risorsa che andrà ad aggiungersi a quelli medicalizzati, per avere una copertura più estesa e capillare possibile. Come si apprende dalla lettera, l’azienda ha impegnato in questo progetto per le patologie tempo dipendenti circa 900mila euro all’anno: progetto che non implica responsabilità medico-legali per i volontari, né in tutti gli altri casi nei quali è previsto l’uso di questa tecnologia da parte di cittadini, vigili del fuoco o altri operatori che abbiano conseguito la certificazione Basic Life Support Defibrillation (BLSD)>>.
La nota di Desideri termina sostenendo che “le associazioni di volontariato hanno encomiabilmente aderito a tale modello riconoscendone evidentemente il valore ai fini della tutela della salute dei cittadini. L’azienda, a breve, si impegnerà a mantenere l’attuale assetto nel rispetto delle norme e del diritto del lavoro e in coerenza con le indicazioni regionali. Il direttore generale ribadisce, inoltre, che sta collaborando ai tavoli regionali per rappresentare le specificità del nostro territorio”.
<<Non resta che affermare ancora – ha concluso l’assessore Anna Ferretti – la massima attenzione dell’Amministrazione comunale su questo tema e l’impegno a non accettare alcun cambiamento che non vada nella direzione di avere un servizio efficace ed efficiente: più ambulanze con BLSD, quindi, e nessuna diminuzione o variazione di personale qualificato. Verificheremo che il servizio 118 sia organizzato in base alle esigenze dei vari territori e che l’apporto del volontariato non si sostituisca mai al ruolo riservato esclusivamente al personale medico e infermieristico>>.
Marco Falorni si è dichiarato <<parzialmente soddisfatto sulle notizie apprese, ma contento per le contrarietà espresse dall’assessora Ferretti. L’auspicio è che queste contrarietà siano ripetute, con forza, nelle sedi di confronto con le autorità sanitarie, perché per mantenere un corretto stato sociale i tagli al personale e alle risorse non si dovrebbero assolutamente fare in un settore così importante come quello della salute>>.
11) L’AFFLUSSO DEI PULLMAN TURISTICI AL CENTRO DELL’INTERROGAZIONE DI MASSIMILIANO BRUTTINI
Il consistente flusso di pullman turistici nel periodo estivo è stato oggetto di un’interrogazione presentata, durante la seduta di Consiglio di ieri, 29 agosto, da Massimiliano Bruttini (PD) e sottoscritta dalla collega di gruppo Carolina Persi.
Bruttini ha evidenziato come <<sempre più spesso questi mezzi sostino in seconda fila, sia in viale Vittorio Veneto sia in altre zone, per caricare e scaricare turisti anziché utilizzare i punti sosta previsti, generando ingorghi alla circolazione e inquinamento atmosferico>>.
Il consigliere ha quindi chiesto una serie di informazioni: <<Conoscere il numero delle autorizzazioni ai servizi di linea che l’Amministrazione nel tempo ha rilasciato e se gli stessi sono ancora attivi; se queste autorizzazioni, che di fatto eludono la cosiddetta “tassa di attracco”, siano o meno soggette a revisione e con quale periodicità; se non sia ipotizzabile, come per i mezzi di linea urbani, riservare a tale utenza appositi spazi senza subire la sosta in doppia fila; se la Polizia Municipale effettua controlli su questa tipologia di sosta e con quali risultati>>. <<Infine – ha concluso – a che punto è l’annunciato progetto in collaborazione con la Siena Parcheggi che prevede lo spostamento dei bus turistici di linea da viale Vittorio Veneto all’interno dell’ex campino di San Prospero>>.
<<Le autorizzazioni ai servizi di linea che attraversano più di due regioni – ha spiegato l’assessore alla Mobilità Stefano Maggi – sono rilasciate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mentre le autorizzazioni per le linee che attraversano fino a due regioni sono di spettanza della Regione nella quale si svolge il percorso maggiore. Secondo la normativa, i Comuni indicano nella propria autorizzazione le fermate disponibili nel proprio territorio. Per quanto riguarda Siena le fermate per salita e discesa individuate dal Ministero sono in viale Vittorio Veneto, alla Lizza, in piazza Rosselli e in viale Toselli>>.
L’assessore ha, inoltre, evidenziato che le autorizzazioni non hanno scadenza e che attualmente i servizi di linea non sono subordinati a “tassa di attracco”, diversamente dai bus turistici per i quali sono previste tariffe differenziate e punti di salita e discesa passeggeri nell’ex campino di San Prospero, Pescaia alta, piazza Amendola, piazzale Biringucci e via Roma, oltre alla sosta nelle aree del “Fagiolone” e del Palasport.
Nell’informare il consesso che, dal gennaio 2016 a oggi, a carico dei bus di linea turistici sono state elevate 11 infrazioni al Codice della Strada per divieto di transito in zone loro interdette, l’assessore ha condiviso <<la necessità di intensificare i controlli affinché non si verifichino fermate in doppia fila>> e ha anche fatto presente che <<per eliminare il problema occorre individuare una o più aree alternative dove i pullman possano sostare>>. <<Per quanto riguarda – ha concluso – il progetto per lo spostamento dei bus nell’ex campino, la Siena Parcheggi sta completando la prima fase relativa all’ipotesi di fattibilità da sottoporre alla Conferenza dei servizi per l’acquisizione dei necessari pareri tecnici>>.
Bruttini ha ringraziato per la chiarezza con cui l’assessore ha reso nota <<una situazione di difficoltà: fa piacere che l’Amministrazione si stia adoperando almeno per limitare gli effetti di questa sosta selvaggia>>.
10) L’ASSESSORE FERRETTI RISPONDE A GIORDANO E CAMPANINI SULLA RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI EMERGENZA SANITARIA
Ferretti: <<Non siamo disponibili ad alcun cambiamento che non sia un potenziamento dei servizi>>
Con un’interrogazione presentata in Consiglio Comunale Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) e Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC, SsM) hanno chiesto informazioni sullo stato di agitazione dei medici a seguito della riorganizzazione del servizio di emergenza sanitaria.
Giordano ha ricordato la ripresa dello stato di agitazione da parte dell’Intersindacale Medica della USL Toscana sud-est, dopo la sospensione che era seguita alle rassicurazioni e agli impegni presi dal direttore generale, Enrico Desideri, e ha informato l’assise su quanto denunciato in alcuni recenti comunicati stampa nei quali si lamentava il “non mantenimento degli impegni assunti, e la mancanza di un efficiente modello organizzativo sia per l’emergenza sia per l’organizzazione dei trasporti sanitari ordinari anche per la mancanza di un Direttore individuato tramite concorso”.
Il consigliere, evidenziando, come già fatto in precedenti interrogazioni, le criticità della riorganizzazione effettuata, <<foriera di gravi problemi che mettono a rischio pazienti e operatori del settore>>, e <<la demedicalizzazione selvaggia delle ambulanze a causa della riduzione del personale sanitario in tutte le fasi dei processi e percorsi sanitari, anche per patologie tempo dipendenti con ictus e infarto>>, ha chiesto di conoscere <<le iniziative poste in essere per contrastare questa situazione denunciata da tempo e a più voci>>.
L’assessore alla Sanità, Anna Ferretti, ha condiviso la preoccupazione <<per i contenuti del comunicato redatto dalle cinque sigle sindacali sull’organizzazione del 118, la demedicalizzazione delle ambulanze e la riduzione del personale sanitario>> e ha informato l’aula che <<una settimana prima dell’uscita della nota sindacale, durante un incontro sul 118 con il presidente della Conferenza aziendale dei Sindaci, Giacomo Termine, la direttrice sanitaria dell’ASL Toscana sud-est, Simona Dei, e il direttore del Dipartimento emergenza urgenza, Massimo Mando, fu ribadito e confermato che non ci sarebbe stato nessun cambiamento nell’organizzazione del servizio. Nessun depotenziamento: anzi, si stava per deliberare la continuità degli accordi con le associazioni di volontariato per la gestione della centrale del 118 e l’aggiunta di due postazioni fisse di ambulanze per il trasporto urgente da Campostaggia e da Nottola alle Scotte. Delibere, poi, regolarmente effettuate il 29 giugno>>.
Precedentemente, il 12 giugno, era stata pubblicata la delibera regionale con la quale veniva costituito, come promesso dall’assessore Saccardi, il gruppo regionale di coordinamento sull’organizzazione del 118 che, tra le altre, svolge funzioni di stesura dei protocolli da applicare su tutto il territorio regionale, di formulazione di linee guida regionali e di monitoraggio sull’applicazione di percorsi diagnostico-terapeutici, in particolare per le patologie tempo dipendenti. <<Visto il comunicato – ha proseguito Ferretti – l’Amministrazione è intervenuta immediatamente per verificare che non vi fossero “fughe in avanti” da parte della nostra ASL e la direzione ci ha assicurato che niente sarebbe cambiato; che si stava cercando di reperire personale medico così da coprire alcuni turni scoperti dovuti ad assenze per ferie e malattie, nel mese di luglio e agosto. Ho inoltre verificato che, già dal 3 di luglio, l’Intersindacale ha chiesto la procedura di raffreddamento e conciliazione, e che lunedì 10 lo stato di agitazione è stato sospeso>>.
L’assessore ha quindi dato lettura della lettera di chiarimenti ricevuta dal direttore Desideri lo scorso 6 luglio nella quale si informa: <<dell’attivazione di tavoli paritetici di concertazione tra l’Azienda e le organizzazioni sindacali, e della redazione di bozze relative alle principali procedure organizzative per l’accorpamento delle Centrali operative di Siena e Grosseto, già inviate alle organizzazioni sindacali per la condivisione, in attesa delle indicazioni che verranno definite nella Conferenza regionale permanente. Desideri ha inoltre comunicato che, per la mancanza del direttore di Centrale, in attesa dell’espletamento delle procedure concorsuali, è stato nominato come responsabile il dr. Giuseppe Panzardi>>.
<<Per quanto riguarda le associazioni di volontariato, il direttore generale, riconoscendo loro un ruolo fondamentale e insostituibile, ha scritto che l’incremento delle postazioni salvavita BLSD rappresenta un reale aumento di quelle presenti, a integrazione delle postazioni medico/infermieristiche>>.
L’assessore ha concluso ribadendo massima attenzione sul tema e, soprattutto, la <<non disponibilità ad alcun cambiamento che non vada nella direzione di render i servizi più efficienti: più ambulanze con BLSD e nessuna diminuzione di personale qualificato. Verificheremo che il lavoro al tavolo regionale sia attento alle peculiarità ed esigenze dei vari territori, in modo che il sistema 118 sia strutturato a garanzia della tutela di tutti i cittadini>>. Condividendo con quanto sostenuto da Desideri sull’importanza del ruolo del volontariato, Ferretti ha rimarcato come questo <<debba essere di supporto, e non sostitutivo, all’attività svolta dal personale medico e infermieristico>>.
Giuseppe Giordano ha dichiarato di prendere atto della risposta dell’assessore alla quale ha chiesto <<giusta fermezza nelle prese di posizione per scongiurare il depauperamento del servizio di emergenza sanitaria>>, auspicando adeguate soluzioni dal gruppo di lavoro regionale, e ha rimarcato <<la necessità di un tecnico con ruolo di responsabilità che conosca il servizio e il territorio senese all’interno del quale operare in base alle diverse necessità, così da non lasciare tutto il servizio di emergenza sanitaria nelle mani di un Direttore di Dipartimento>>. Giordano ha quindi chiesto all’assessore Ferretti e al sindaco di farsi portavoce di questa istanza>>.
9) L’ASSESSORE MAZZINI RISPONDE A PINASSI SULLA SITUAZIONE IDRICA DEL TERRITORIO SENESE
Mazzini: <<Grazie alle precipitazioni del 2016 non registriamo una crisi ma, piuttosto, un abbassamento della portata delle sorgenti>>
Durante la seduta del Consiglio comunale, Michele Pinassi (Gruppo Siena 5 Stelle) ha informato l’aula che <<durante l’anno in corso, alcune sorgenti di Santa Fiora hanno registrato concentrazioni di arsenico superiori ai limiti di legge>> e che <<il Comune amiatino di Arcidosso ha deliberato un bando per il cofinanziamento di impianti di depurazione di acqua a uso domestico utilizzando i fondi del Consorzio per lo sviluppo della aree geotermiche, finanziato dall’Enel>>.
Il consigliere, evidenziando la crisi idrica per la particolare situazione climatica e <<come la concentrazione di arsenico nelle acque potabili della nostra provincia sia presente da anni>, ha chiesto <<se l’acqua erogata a Siena presenti livelli di arsenico superiori ai limiti di legge>> e <<come la società Acquedotto del Fiora abbia intenzione di reagire all’attuale situazione di siccità e all’abbassamento delle falde acquifere del Monte Amiata>>.
L’assessore all’Ambiente, Paolo Mazzini, ha rassicurato che <<l’acqua di Siena presenta concentrazioni di arsenico decisamente inferiori rispetto al limite di 10 ppm (parti per milione, ndr) stabilito dal decreto legislativo n°31/2001. Nel corso del 2017, infatti, non ha mai superato la soglia dei 3,8 ppm>>. Quanto alla disponibilità della risorsa idrica, l’assessore ha ricordato come <<Acquedotto del Fiora sopperisca alla carenza delle sorgenti amiatine, il cosiddetto “Vivo”, con il ricorso ai pozzi del “Luco” che risentono, seppur marginalmente, di questo fenomeno. Pur essendo stato il 2017 un anno di grave siccità, non siamo affatto in una situazione di emergenza idrica: piuttosto registriamo un abbassamento della portata delle sorgenti>>.
Per quanto riguarda il ciclo dell’acqua, Mazzini ha infatti spiegato <<che la risorsa si rende effettivamente disponibile a circa un anno dalla precipitazione atmosferica e quindi stiamo ancora beneficiando del fatto che il 2016 è risultato eccezionalmente piovoso>>.
Pinassi si è dichiarato <<tranquillo nel sapere che la presenza di arsenico nei rubinetti delle famiglie senesi è inferiore ai limiti di legge>>. <<Tuttavia – ha concluso – sappiamo bene che le caratteristiche organolettiche delle acque del Luco sono peggiori rispetto a quelle del Vivo>>.
8) LA SITUAZIONE DEL PERSONALE DEL CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE
L’assessore Maggi ha risposto all’interrogazione di Giuseppe Giordano
Facendo riferimento alla notizia <che quattro vigili urbani, di recente assunzione, avrebbero presentato le dimissioni dal servizio>>, Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) ed Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, SsM, RC) hanno presentato un’interrogazione, nella seduta consiliare, per avere informazioni sulla vicenda.
Dopo aver espresso una valutazione positiva <<sull’ampliamento, seppur temporaneo, del Corpo di Polizia Municipale, un’esigenza più volte ribadita in Consiglio e in Commissione Programmazione, Bilancio e Affari generali>>, Giordano ha giudicato <<particolarmente negativo il venir meno dell’apporto di tali unità aggiuntive di personale nel periodo del Palio, che ha comportato un aggravio di lavoro per gli addetti in servizio>>. Il consigliere ha chiesto di conoscere <<le ragioni per le quali quasi tutti gli assunti a tempo determinato alla Polizia Municipale hanno presentato le dimissioni>> e <<cosa intenda fare l’Amministrazione comunale ai fini del potenziamento dell’organico del Corpo>>.
L’assessore alla Polizia Municipale, Stefano Maggi, ha risposto che <<con il Programma triennale del fabbisogno di personale 2017/19 è stata prevista l’assunzione a tempo determinato, per il periodo maggio/settembre 2017, di 5 istruttori di Polizia Municipale>> attingendo i nominativi da una graduatoria comunale di 7 soggetti idonei, ancora valida.
<<Purtroppo però – ha aggiunto – una volta finanziata tale previsione, nessuno si è reso disponibile all’assunzione in oggetto; pertanto, l’avviso è stato pubblicato tramite il sistema di rete Urp Toscana e abbiamo ottenuto la messa a disposizione di altre graduatorie dai Comuni di Grosseto, Carrara, Montelupo fiorentino, Cortona, Sesto fiorentino e Abbadia San Salvatore>>. <<Dalla graduatoria del Comune di Grosseto si sono resi disponibili 5 candidati a entrare in servizio, dei quali 4 a decorrere dal 2 maggio scorso e 1 dal successivo 1° giugno>>.
Maggi ha ricordato che complessivamente, dal 1° gennaio 2013 a oggi, il Corpo di Polizia Municipale è passato da 72 a 65 unità di personale e che <<rappresenta una priorità per l’Amministrazione reintegrare il numero, per quanto possibile ai sensi della normativa. Gli uffici preposti stanno lavorando affinché possa essere predisposta quanto prima una nuova procedura concorsuale>>.
Giordano ha affermato di non volersi pronunciare al momento, <<ma quando sarà predisposta la procedura concorsuale, anche a dimostrazione che il ricorso alle graduatorie altrui non è una soluzione ottimale>>. <<Ribadisco inoltre – ha concluso – l’opportunità di intensificare la collaborazione con i Comuni contermini allo scopo di poter gestire a livello territoriale certe dinamiche stagionali che riguardano il personale di Polizia Municipale in servizio: a maggior ragione in un momento, come quello attuale, in cui sono sempre maggiori le pressioni per estendere il mansionario dei vigili>>.
7) GLI ANIMALI D’AFFEZIONE SUI BUS DEL TRASPORTO PUBBLICO URBANO
L’assessore Maggi risponde all’interrogazione di Michele Pinassi
Come ricordato da Michele Pinassi (Gruppo Siena 5 Stelle) durante la presentazione della sua interrogazione nella seduta consiliare odierna, <<è recentemente passata all’unanimità, in Commissione Sanità del Consiglio Regionale Toscano, la proposta del Movimento 5 Stelle sulla possibilità di accesso degli animali d’affezione sui mezzi di trasporto pubblico>>.
<<In tutta la Toscana – ha illustrato – cittadini e turisti potranno salire sul bus con il proprio animale usando, chiaramente, le necessarie accortezze per non nuocere agli altri utenti, come l’uso di museruola o trasportino. Una consuetudine, questa, oramai radicata nella società, come nella nostra città che si è contraddistinta con il Regolamento comunale sulla tutela degli animali, emanato dall’attuale Giunta, in cui si legge che “è consentito l’accesso degli animali su tutti i mezzi dei servizi pubblici di trasporto operanti nel Comune di Siena, secondo le modalità regolamentari previste dai gestori di ogni specifico servizio”>>.
Considerato però che <<le condizioni di viaggio di Tiemme Spa prevedono la possibilità di trasportare soltanto i cani guida per non vedenti e animali di piccola taglia>>, il consigliere ha chiesto di conoscere <<se l’azienda ha intenzione di aggiornare le condizioni di viaggio in ottemperanza al Regolamento Comunale e alla ormai prossima normativa regionale>>.
<<A oggi – ha risposto l’assessore alla Mobilità, Stefano Maggi – il Settore Trasporti della Regione Toscana non ha ancora dato nessuna comunicazione ufficiale sulla modifica della legge n° 59/2009. Non appena la normativa avrà recepito la proposta del Movimento 5 Stelle, l’azienda di trasporto pubblico locale, che formalmente è il consorzio Siena Mobilità il quale si avvale dell’impresa di trasporto Tiemme, si adeguerà a quanto disposto, modificando puntualmente anche la propria Carta dei Servizi>>.
Pinassi si è dichiarato <<deluso per lo scarso sostegno dell’assessore, di solito così attento ai temi della pubblica mobilità, nei confronti dei possessori di animali di media e grossa taglia. Una situazione assurda, in particolare in una città ad alta presenza turistica come Siena, dove i nostri ospiti nazionali e internazionali sono spesso accompagnati dai propri animali di affezione>>.
6) STRADA DI SCACCIAPENSIERI: L’ASSESSORE MAZZINI PROSPETTA UN INTERVENTO NEL PROSSIMO PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE
Massimiliano Bruttini ha chiesto informazioni sul ripristino della viabilità ordinaria a seguito del movimento franoso
Il movimento franoso che ha interessato la carreggiata di strada di Scacciapensieri, nel tratto fra il civico 7 e l’incrocio con via di Colledoro, comprendendo anche l’ingresso dell’istituto scolastico “Bettino Ricasoli”, è stato oggetto di dibattito consiliare con l’interrogazione presentata da Massimiliano Bruttini e Carolina Persi (PD).
Segnalando come, a oggi, <<l’intervento pubblico si sia limitato all’attivazione di un impianto semaforico, per regimare il traffico in corsia unica alternata, che crea frequenti incolonnamenti>>, Bruttini ha chiesto <<di conoscere lo stato del progetto di ripristino della viabilità ordinaria e la relativa tempistica di intervento>>.
L’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Mazzini, ha specificato che <<non si è trattato di un movimento franoso: piuttosto, il taglio cospicuo della vegetazione ha rivelato una situazione strutturale critica. Il bordo strada non è stato realizzato a regola d’arte e svela un palese dislivello>>.
Mazzini ha informato che <<sono state fatte delle valutazioni tecniche e una previsione dei lavori per il ripristino di tale tratto stradale, anche ai fini di una maggiore sicurezza pedonale e veicolare, a partire dal secondo stralcio dell’intervento elaborato, nel 2001, da uno studio tecnico. Un documento utile che costituisce la base per ogni ipotesi progettuale e dal quale si può estrapolare tutta la documentazione geologica e geotecnica>>.
Per quanto ha affermato l’assessore, sono tre i profili operativi da contemplare: <<L’ampliamento della carreggiata e la realizzazione di un marciapiede e di un attraversamento pedonale assistito, con razionalizzazione dell’area di ingresso dell’istituto scolastico per la sosta dei bus; l’apposizione di muri strutturali di sostegno e di contenimento della scarpata stradale; il ripristino della pavimentazione, del sistema di regimazione delle acque, dell’impianto di illuminazione pubblica e della fognatura>>.
L’assessore ha concluso sostenendo che <<il costo di suddetti lavori è stimato in circa 406mila euro e il conseguente quadro economico, che include anche l’affidamento della progettazione e della direzione dei lavori, in mezzo milione di euro. L’obiettivo è reperire le risorse per poter inserire l’intervento nel prossimo Piano triennale delle opere pubbliche per l’annualità 2018>>.
Bruttini ha auspicato che i lavori possano essere realizzati nel corso del 2018, affermando che <<allo stato attuale rimangono, comunque, le forti criticità per la zona perché i flussi del traffico sono pericolosi anche a causa del semaforo che, spesso, non funziona, così come non ci sono altre forme di regolamentazione del traffico>>.
Il consigliere ha concluso <<invitando l’Amministrazione a non sottovalutare questa situazione contingente che non è affatto secondaria rispetto alla necessità del ripristino strutturale>>.
5) IL CORDOGLIO DEL CONSIGLIO COMUNALE PER LA SCOMPARSA DI LIVIO PACINI E VITTORIO MEONI
Il presidente del Consiglio Comunale a nome dell’intero consesso, ha espresso cordoglio e sentita partecipazione per la scomparsa di due cittadini senesi che hanno ricoperto importanti ruoli amministrativi e offerto il loro contributo anche all’interno del Consiglio Comunale. <<Livio Pacini (PCI), consigliere comunale dal 1973 al 1983, e Vittorio Meoni, anche lui consigliere comunale (PCI) dal 1951 al 1966 e dal 1979 al 1988, nonché assessore dal 1954 al 1966 e vicesindaco dal 1965 al 1966 >>. Il Consiglio comunale ha, quindi, osservato un momento di raccoglimento e silenzio in loro ricordo.
4) DA ERNESTO CAMPANINI UN’INTERROGAZIONE SUI PROVVEDIMENTI COMUNALI PER LA RAZIONALIZZAZIONE DEL CONSUMO DI ACQUA POTABILE
L’assessore Mazzini ha affermato che non sono stati segnalati usi impropri
I provvedimenti attuati dall’Amministrazione comunale a seguito della proclamazione dello stato di emergenza idropotabile a livello regionale sono stati oggetto dell’interrogazione presentata, nella seduta consiliare odierna, da Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, SsM, RC) e sottoscritta anche da Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese).
<<Prendendo atto dell’ordinanza dello scorso 26 giugno con la quale il sindaco ha invitato la cittadinanza a limitare il consumo di acqua potabile e delle relative previsioni sanzionatorie>>, Campanini ha chiesto informazioni sul programma dei controlli effettuati dalla Polizia Municipale.
Inoltre, facendo riferimento in particolare a Fonte Gaia, il consigliere ha chiesto <<se si ritiene ragionevole che le sue cannelle siano sprovviste di rubinetti, generando un assurdo spreco di acqua, o se non sia meglio predisporre delle modifiche al suo funzionamento allo scopo di consentire la possibilità di aprire e chiudere i rubinetti a seconda delle necessità>>.
L’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Mazzini, ha risposto che <<alla Centrale Operativa della Polizia Municipale non sono pervenute segnalazioni di usi impropri. L’ordinanza è stata emessa alla fine dello scorso giugno e quindi tale attività di controllo è limitata agli ultimi due mesi>>.
Quanto a Fonte Gaia, sottolineandone il valore simbolico, Mazzini ha ricordato come <<la comunità senese si adoperi, da sempre, per mettere a disposizione la risorsa idrica per i numerosi ospiti della città>> e ha avanzato una riflessione anche <<sull’opportunità di intervenire su cannelle storiche>>.
<<In generale – ha concluso – possiamo sostenere che, nonostante la grave carenza di precipitazioni meteoriche, l’approvvigionamento di acqua potabile a Siena non risulta a livelli di criticità: si tratta comunque di affrontare la situazione in sede di Conferenza Territoriale 6 Ombrone>>.
Campanini si è dichiarato <<soddisfatto per gli esiti dell’attività di controllo effettuata dalla Polizia Municipale e, invece, insoddisfatto per quanto riguarda la modalità di erogazione ininterrotta di Fonte Gaia: sarebbe sufficiente predisporre delle semplici modifiche alle cannelle per evitare inutili sprechi e poter razionalizzare l’uso pubblico e gratuito dell’acqua>>.
3) IL SINDACO VALENTINI RINGRAZIA TUTTI COLORO CHE SI SONO PRODIGATI PER SPEGNERE L’INCENDIO CHE LA NOTTE DEL PALIO HA COLPITO LA TORRE DEL MANGIA
Il Consiglio Comunale di oggi si è aperto con una comunicazione del sindaco Bruno Valentini relativa all’incendio che ha interessato la sommità della Torre del Mangia la notte dello scorso Palio di agosto.
<<Desidero esprimere emozione e dolore per ciò che è accaduto alla Torre del Mangia la notte del Palio. Ho vissuto in prima persona quanto accaduto, ero nella Contrada Capitana dell’Onda quando ho ricevuto la notizia e sono accorso subito sul luogo per assistere direttamente alle operazioni>>.
<<Un ringraziamento sentito va a tutti coloro che sono intervenuti per spegnere l’incendio, con tempestività, abnegazione, coraggio e professionalità. A loro la città deve un grande ringraziamento per aver salvato uno dei nostri monumenti e simboli più belli. Il 18 settembre, alle ore 18 nel Cortile del Podestà, si terrà un grande evento dedicato alla Torre del Mangia, nel quale premieremo i Vigili del Fuoco, i nostri dipendenti e tutti coloro che hanno contribuito, in un’operazione molto complessa, a spegnere le fiamme. In questa occasione saranno letti brani e poesie, proiettate immagini e filmati relativi alla nostra amata Torre del Mangia>>.
<<Le indagini – ha concluso il sindaco – sono in corso. Le cause verranno accertate dalla Procura della Repubblica. Per quanto riguarda i danni che il monumento ha subito la compagnia assicurativa ha già inviato il proprio perito per le valutazioni>>.
Il consigliere Ernesto Campanini, a nome di tutti i gruppi di minoranza, nell’associarsi ai ringraziamenti espressi dal primo cittadino ha evidenziato <<la singolarità di un incendio causato dalle pignattelle poste sui merli della Torre>>.
<<Le indagini – come ha asserito – chiariranno quanto accaduto>>. Mentre sulle parti che sono andate a fuoco ha consigliato di sostituirle <<come già avvenuto in altre realtà, come ad esempio per la Basilica di Assisi, con materiali completamente ignifughi, ma dall’aspetto ligneo. Una soluzione che si dovrebbe adottare per tutti i palazzi storici del centro di Siena>>.
Stesso plauso verso, chi è prontamente intervenuto, per dovere e senso civico, a spengere l’incendio, anche da Pasqualino Cappelli che per, i gruppi di maggioranza, ha parlato di <<evento imprevedibile per l’altezza dove si è registrato, ma che, comunque, deve stimolare attenzioni e cautele per il futuro. I danni sono stati limitati grazie ad una pronta catena umana, che ha trasportato gli estintori fino alla sommità della Torre in una situazione logistica molto difficile. L’amministrazione adotterà provvedimenti per evitare accadimenti di questo tipo>>.
2) IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE CONTROVERSIE TRIBUTARIE
Il Consiglio Comunale ha approvato, questo pomeriggio, il Regolamento per la definizione agevolata delle controversie tributarie relative ai tributi comunali quali ICI (imposta comunale sugli immobili), IMU (imposta municipale propria), TASI (tributo sui servizi indivisibili), TARES (tributi sui rifiuti e sui servizi), TARI(tassa sui rifiuti), ICP (imposta comunale sulla pubblicità) e per i diritti sulle pubbliche affissioni.
<<Con questo atto l’Amministrazione Comunale – ha illustrato il sindaco Bruno Valentini – intende consentire ai contribuenti in lite tributaria con il Comune di procedere alla definizione agevolata della controversia>>.
Attualmente, il contenzioso dell’Ente riguarda 20 contribuenti per 55 posizioni (annualità) di imposta definibili con un valore di poco superiore ai due milioni di euro; circa tre quarti di questa cifra è costituita dall’annosa controversia con un importante ente nazionale, proprietario di un grande albergo nel centro della città, contenzioso che al momento vede il Comune in tendenziale prevalenza.
<<Va sottolineato – ha aggiunto il sindaco – che il contenzioso tributario di primo e secondo grado è interamente seguito, con notevole professionalità, dagli uffici interni del Comune (Direzione Risorse – Ufficio Normativa e Contenzioso Tributario), con la preponderanza, negli ultimi anni, di esiti positivi, mentre il ricorso a professionisti esterni è limitato agli aspetti strettamente procedurali dei giudizi in Cassazione.
A quanto risulta, da parte delle controparti alla definizione agevolata non sono ancora emersi interessamenti all’adesione, salvo sporadiche richieste di informazioni sulle intenzioni del Comune>>.
In sintesi, con l’adozione di questo apposito Regolamento possono essere definite tutte le controversie tributarie ancora pendenti (comprese quelle in Cassazione), a domanda del soggetto che ha proposto il ricorso, ovvero del soggetto che è subentrato.
La definizione è subordinata al pagamento dell’imposta, degli interessi, delle spese di notifica indicati nell’atto impugnato e degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo, da calcolarsi fino al 60° giorno successivo alla notifica dell’atto.
Il perfezionamento della definizione avviene con il pagamento entro il 30 settembre 2017. Qualora l’importo dovuto sia superiore a duemila euro, è previsto il pagamento rateale: il 40% entro il 30 settembre 2017; ulteriore 40% entro il 30 novembre e il restante 20% entro il 30 giugno 2018.
Da tener presente che il Comune ha la facoltà di non accogliere la domanda del contribuente nei casi in cui reputi la lite pretestuosa e l’aspettativa del giudizio sia fortemente positiva; in tal caso, dovrà notificare il diniego entro il 31 luglio 2018.
1) LA RIEVOCAZIONE STORICO-CULTURALE DELLA BATTAGLIA DI MONTAPERTI AL CENTRO DELL’INTERROGAZIONE URGENTE DI SABATINI, TRAPASSI E STADERINI
La storica battaglia di Montaperti, combattuta contro i fiorentini e vinta dai senesi il 4 settembre del 1260 è stata oggetto, questo pomeriggio, dell’interrogazione urgente a firma di Pietro Staderini (Siena Civitas), Laura Sabatini e Alessandro Trapassi dell’omonimo gruppo consiliare.
La consigliera Laura Sabatini, ha ricordato all’assise, che il cippo a memoria, eretto a Montaperti, è di proprietà del Magistrato delle Contrade, così come il terreno circostante che necessita di periodica manutenzione, così da evitare la crescita di erbe invasive e conseguenti infestazioni da animali. <<Per sopperire – ha evidenziato – alla mancanza di disponibilità di mezzi e personale da parte della proprietà il Comune, nel 2003, ha stipulato una convenzione con lo stesso Magistrato delle Contrade con la quale si impegna a fornire supporto tecnico-professionale ed economico per interventi sulla strada di accesso al cippo e sulle aree circostanti>>.
Sabatini ha quindi chiesto: <<Oltre al patrocinio il Comune, che è il principale protagonista di questo evento, ha dato un supporto economico o un contributo al Comitato che ogni anno organizza una cena e una fiaccolata a ricordo della vittoria riportata dai senesi? Insieme al Gonfalone del Comune il sindaco sarà presente alla rievocazione storica?>>.
Nella sua risposta il sindaco Bruno Valentini ha ricordato <<che la convenzione, aggiornata nel 2015, prevede il coinvolgimento, per competenza territoriale, anche del Comune di Castelnuovo Berardenga, che provvede alla messa in opera del materiale fornito dall’amministrazione senese per il mantenimento della strada di accesso al ceppo commemorativo. Entrambe le amministrazioni annualmente versano al Magistrato delle Contrade un contributo, ciascuna, di mille euro>>.
Nel ribadire, quindi, il mantenimento dell’impegno assunto, il primo cittadino ha confermato la sua presenza all’appuntamento del prossimo 4 settembre.
Laura Sabatini nell’apprendere con piacere che quanto stabilito nella convenzione viene rispettato ha palesato, per la zona dove si svolge la rievocazione storica un problema di illuminazione, ed ha chiesto <<la possibilità di provvedere, così che non accada quanto verificatosi lo scorso anno quando tre persone si persero a causa della scarsa visibilità>>.