Raccontare la vita di uno studente fuorisede all’interno delle residenze universitarie del DSU Toscana, soprattutto in un momento storico particolare come quello che stiamo vivendo.
E’ ciò che si propone “*Residienza*”, format radiofonico prodotto dall’emittente universitaria senese uRadio in collaborazione con l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario.
Una serie di interviste, condotte da componenti del team della radio universitaria con protagonisti alcuni alloggiati delle case dello studente di Siena che avranno l’opportunità di raccontarsi e narrare le esperienze fatte durante la quarantena all’interno delle strutture universitarie, mettendo in pratica un po’ di sana *resilienza in residenza: una residienza,appunto!
Chiacchierate piacevoli e informali, per parlare della vita degli studenti provenienti da altre realtà territoriali all’interno degli spazi DSU, dove molti di questi giovani sono stati costretti a rimanere durante questa fase di emergenza sanitaria lontani dalla propria casa di origine e familiari.
La prima puntata è stata registrata il 30 maggio e sarà possibile ascoltarla, come tutte le altre che seguiranno ogni sabato, sulla pagina Facebook di uRadio.
“Molti di noi non hanno potuto godere delle comodità della propria casa e del calore degli affetti familiari nel lungo periodo di stop forzato, iniziato il 9 marzo e finito il 4 maggio – afferma Leonardo Antonelli responsabile del format per Uradio – quindi abbiamo accolto favorevolmente la proposta del DSU Toscana di dare vita ad una trasmissione radiofonica che raccogliesse le testimonianze degli ospiti delle residenze universitarie rimasti all’interno delle strutture durante questa emergenza sanitaria, per sentire la loro opinione e il loro punto di vista”.
“Dopo aver promosso una iniziativa analoga con Radioeco emittente dell’Ateneo pisano – aggiunge il presidente del DSU Toscana Marco Moretti – oggi si affianca uRadio dell’università di Siena a dare voce agli studenti ospiti delle nostre residenze universitarie che rappresentano una comunità presente e viva all’interno della città ma spesso non percepita. Questa è l’occasione per sentire le loro storie e testimonianze, quanto mai interessanti per il particolare momento che stiamo vivendo, ringraziando redattori e speaker della radio e gli studenti che hanno offerto la loro collaborazione rendendo possibile questa bella iniziativa”.