Una patologia rara, nel 40% dei casi ereditaria, che vede coinvolti bambini in tutto il mondo. Siena, primo centro di riferimento italiano grazie alle cure innovative introdotte dalla professoressa Doris Hadjistilianou, è ormai centro di eccellenza riconosciuto in Europa e non solo. Medici, biologi e ricercatori sono supportati da associazioni di volontariato che, con costanza e dedizione, offrono competenze e tempo per una raccolta fondi nel supportare genitori e pazienti nel loro difficile percorso.
“Il nostro obiettivo – dice la professoressa Hadjistilianou – è di salvare, prima di tutto, la vita ai bambini; poi di salvare – dove possibile – la vista. Grazie a cure innovative e la ricerca stiamo migliorando di molto le nostre terapie.” Per questo è fondamentale tenere in vita la ricerca, sia per dotarsi di apparecchiature valide, che di ricercatori in grado di apportare aiuto e competenze a chi già lavora da anni sul campo.
A questo proposito è nata una importante collaborazione tra A.I.G.R. (Associazione Italiana Genitori affetti da Retinoblastoma) e A.S.R.O.O. (Associazione Scientifica Retinoblastoma e Oncologia Oculare) per reperire fondi e acquistare un nuovo ecografo indispensabile per migliorare le diagnosi nella cura. Uno strumento che, se acquistato in breve tempo, potrà essere di ottimo supporto ai piccoli pazienti in cura a Siena che provengono da tutta Europa, e non solo.
“La campagna di raccolta fondi – sostengono i presidenti delle due associazioni – Flavio Vezzosi e Peppe Quintale – per il nuovo ecografo è condivisa e sostenuta da A.I.G.R. e A.S.R.O.O. Il nostro obiettivo è comune: fornire i migliori strumenti per la diagnosi sul retinoblastoma”. Un binomio vincente che potrà portare i frutti sperati – la spesa dell’ecografo si aggira intorno ai 53.000 euro – solo con l’aiuto di piccoli e grandi benefattori. È possibile fare una donazione di qualsiasi tipo al link: www.youcaring.com/earlydiagnosisforretinoblastoma