“Siamo perfettamente consapevoli – prosegue Sena Civitas – che manca ancora un anno alle elezioni amministrative di Siena e che può sembrare piuttosto anticipata una candidatura. Vogliamo però con questa metodologia indicare un modo nuovo sia di lavoro che di rapporto con la città.
Ecco che partire un anno prima non vuole essere “una Mossa anticipata”, ma un tempo di lavoro nel quale l’amico Pacciani, attraverso un criterio nuovo di fare politica, dovrà sviluppare un impegno di umanità, di ascolto, di conoscenza empatica dei cittadini. L’indubbio amore e passione che ha per la città dovrà essere la costante motivazione base per ogni suo passo.
Attraverso l’ascolto e la partecipazione dei cittadini dovrà sviluppare non un libro dei sogni, ma un programma snello, pragmatico, realizzabile; e Sena Civitas, forza del Terzo Polo Civico, sarà sempre al suo fianco. C’è tantissimo da fare. Siena da tempo è in un declino che sembra essere irreversibile.
Pacciani non guarderà polemicamente e sterilmente agli errori di un passato disastroso, ma strutturerà comportamenti ed atti rivolti al futuro, certo che Siena debba rinascere e tornare la città fiorente che è stata.
Quindi sin da oggi l’ascolto dei cittadini, la formulazione di programmi chiari, l’eticità di non formulare promesse che non si possono realizzare, la volontà di attuare una giustizia sociale che è strettamente legata al bene generale. Quanto sopra sono solo alcuni punti che Pacciani dovrà affrontare.
In ultimo, la città necessita di un accrescimento o, come crede Sena Civitas, di un totale rinnovamento della classe dirigente. C’è bisogno di ritrovare passione, voglia di impegnarsi, competenza, disponibilità, entusiasmo. Persone che considerino la politica cosa buona e non strumento di ritorno personale. Politica come servizio alla città; politica che attraverso il civismo trova la migliore espressione in realtà territoriali come Siena.
Caro Fabio, un grande augurio di buon lavoro – conclude Sena Civitas -, nella certezza che la tua figura ha tutte le caratteristiche per affrontare le sfide che oggi più che mai sono un dovere morale.”
